Le attività del WP2 prevedono l’esecuzione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo di un sistema di comunicazione ambientale volontario per prodotti non alimentari e non energetici, basato su 2 tipologie di indicatori: un set di indicatori di circolarità obbligatori e un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica opzionali.
Per lo sviluppo di tale sistema si seguirà un approccio di ciclo di vita, quindi considerando i materiali di cui è costituito il prodotto (es. percentuale di riciclato, percentuale di sottoprodotto, ..), la fase d’uso (es. durata del prodotto, riparabilità, etc ) e il fine vita (es. percentuale di materiale destinato al riciclo, ...). Per ogni indicatore sarà individuato un metodo di misura/verifica.
L’obiettivo finale, oltre che comunicare la circolarità di un prodotto in modo completo ed adeguato, è supportare le imprese ad identificare aree di miglioramento ambientale (ad es. attraverso l’eco-design).
Per quanto riguarda l’uso della risorsa idrica, si utilizzeranno metodi già esistenti ma integrati con la valutazione dello stress idrico a livello locale/del sito produttivo.
Il sistema di comunicazione sarà leggibile attraverso un barcode o un QR code, sviluppato all’interno del progetto, e sarà destinato sia al consumatore finale che alle aziende, in un’ottica B2B, in quanto consente sia di ridurre gli impatti dei prodotti in un’ottica di eco-progettazione e di economia circolare, agendo sulla fase di scelta dei materiali e componenti che li costituiscono, sia di ridurre gli impatti complessivi delle catene di fornitura.
Le attività effettuate da Febbraio a Ottobre 2021 si sono focalizzate sullo sviluppo metodologico del sistema di comunicazione ambientale volontario basato su indicatori di circolarità e di uso della risorsa idrica, e hanno compreso le seguenti attività, riportate nei due task in cui il WP è organizzato.
Task 2.1 Sviluppo di una metodologia per misurare e comunicare la circolarità dei prodotti
Obiettivo del task 2.1 è quello di sviluppare un sistema di comunicazione ambientale volontario per prodotti non alimentari e non energetici, basato su 2 tipologie di indicatori (un set di indicatori di circolarità obbligatori e un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica opzionali), con un approccio di ciclo di vita, che saranno testati su 3 prodotti di alcuni settori specifici in alcune aziende pilota identificate nel corso del progetto.
Nei primi mesi di attività si è effettuata un’analisi dello stato dell’arte sui settori tessile, edilizia, carta, all’interno dei quali verranno scelte 3 tipologie di prodotti da testare, che sono stati identificati sulla base sia dell’interesse del consumatore finale che in ottica B2B, sia della loro importanza in relazione alla circolarità e uso della risorsa idrica. L’analisi bibliografica si è focalizzata sui criteri di circolarità e di uso della risorsa idrica presenti nelle etichette/certificazioni ambientali disponibili per il settore.
Si sono poi analizzati gli indicatori di circolarità e di uso della risorsa idrica esistenti in alcune principali direttive e normative nazionali ed europee, i principali strumenti e schemi per una comunicazione ambientale chiara, trasparente e basata su modelli standardizzati e normati e i sistemi di rating attualmente utilizzati a livello italiano ed estero, con l’obiettivo di valutarne l’applicazione per il sistema di comunicazione ambientale.
Le attività proseguiranno con lo sviluppo di uno strumento excel e di un tool online basato sugli indicatori di circolarità e di uso della risorsa idrica, che sarà testato in aziende dei settori edilizia, tessile e carta. Inoltre sarà sviluppato anche un sistema tramite QR code che aiuterà la comunicazione dei risultati degli indicatori di circolarità verso il consumatore. Infine lo strumento sviluppato sarà oggetto di disseminazione attraverso eventi dedicati che coinvolgeranno aziende, associazioni industriali, enti pubblici, associazioni dei consumatori.
Task 2.2 Definizione di indicatori di circolarità sulla risorsa idrica
Obiettivo del task 2.2, le cui attività sono strettamente connesse a quelle del task 2.1, è quello di identificare un set di indicatori sull’uso della risorsa idrica che considerino anche lo stress idrico a livello nazionale e locale/del sito produttivo di riferimento per il prodotto analizzato.
Lo stress idrico fa riferimento alla capacità o incapacità di un sistema di soddisfare la domanda di acqua derivante dalle esigenze connesse alle attività socio-economiche e al supporto degli equilibri degli ecosistemi naturali.
Con tale termine viene indicata la pressione esercitata sui sistemi acquatici associata all’estrazione di acque dolci in quantitativi non adeguati rispetto all’ammontare delle risorse idriche rinnovabili
disponibili a livello di bacino o sottobacino. Tali indicatori saranno definiti sulla base della raccolta e la elaborazione di dati sui consumi idrici differenziati per fonte di approvvigionamento (i.e. acquedotto, acque sotterranee, acque superficiali, acque meteoriche, riutilizzo acque di processo, etc.)..
Nei primi mesi del progetto è stata effettuata un’analisi dello stato dell’arte degli indicatori sulla risorsa idrica e sui metodi di valutazione dello stress idrico utilizzati nei sistemi di etichettatura/certificazioni ambientali di prodotto dei settori edilizia, tessile, carta, nel metodo del Water Footprint Network e nei documenti pubblici esaminati nei lavori preparatori della UNI CT 057, con l’obiettivo di identificare un possibile set di indicatori che saranno testati nelle aziende pilota dei settori edilizia, carta, tessile.
Tali indicatori comprenderanno la raccolta e la elaborazione di dati sui consumi idrici derivanti da acquedotto, acque sotterranee, acque superficiali, acque meteoriche, acque saline o salmastre, riusi idrici e/o prelievi da fonti non convenzionali (riciclo acque di processo o acque reflue trattate).
Gli indicatori prescelti saranno poi testati nelle aziende pilota dei 3 settori identificati nella task 2.1.